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15
Ott

Bere tanta acqua fa davvero bene?

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Si sa da tempo che, soprattutto in condizioni di caldo eccessivo, viene consigliato di bere molta acqua per recuperare i liquidi persi con la sudorazione, ma fino a che punto è corretto estremizzare? Esiste una quantità di acqua che, oltre un certo limite, può addirittura risultare dannosa? Nuovi studi dicono di sì.

Acqua e organismo

L'organismo è composto per l'80% da acqua, divisa a sua volta in acqua intracellulare ed acqua extracellulare. Tale quantità risulta indispensabile affinché ogni singola cellula dell'organismo e, conseguentemente, ogni organo sia in grado di assolvere alla sua specifica funzione.

Quando il livello di acqua corporea scende sotto un certo limite si va incontro alla disidratazione e ad un rallentamento di tutte le funzioni fisiologiche organiche compresa quella cerebrale, immunitaria e cardiovascolare.

Uno stato di disidratazione, se non tempestivamente corretto, mette a serio rischio la salute e la vita di un soggetto che va lentamente incontro ad un degrado organico completo. I sintomi spaziano dalla secchezza buccale, debolezza, ansia e palpitazioni a deficit cognitivi e mnemonici, ipotensione, riduzione del volume plasmatico e perdita dei sensi.

L'utilità e le funzioni fisiologiche dell'acqua

Mantenere il giusto livello idrico del corpo è fondamentale per assolvere a tutta una serie di funzioni tra cui anche quella di veicolare sostanze ormonali, nutritive, di scarto, elettroliti, metaboliti e cataboliti ai vari distretti.

L'acqua contribuisce a mantenere costante il volume del sangue circolante e a regolare il rapporto tra parte liquida (plasma) e parte corpuscolata (globuli rossi, bianchi e piastrine).

Inoltre diventa indispensabile per la produzione di urine e l'eliminazione delle sostanze di scarto tramite la sudorazione che, per di più, influisce sulla termoregolazione.

L'acqua aiuta a mantenere costante anche il volume cerebrale e le funzioni ad esse riferite.

Aquaholism, dipendenza dall'acqua

I continui consigli di tg, medici e articoli del web di bere almeno due litri di acqua al giorno sono stati presi troppo seriamente da alcuni che hanno sviluppato una vera e propria dipendenza dall'acqua, sentendo il bisogno, non fisico ma abitudinario, di sorseggiarla anche ogni mezz'ora. Questo fenomeno prende il nome di acquaholism e può scatenare, paradossalmente, dei veri e propri problemi sanitari.

I rischi legati all'eccesso di acqua

Il primo problema scatenato da un'assunzione eccessiva di acqua è la perdita della capacità nervosa di stabilire la sensazione di sete rispetto a quella di sazietà d'acqua. In questo modo l'organismo continua ad assumere quantitativi d'acqua eccessivi senza avvertirne il surplus.

Successivamente l'eccesso d'acqua determina un'eliminazione massiva non solo attraverso la sudorazione ma anche e soprattutto con l'urina; i reni si trovano dunque a dover affrontare un superlavoro, affaticandosi e andando in degenerazione prima del tempo previsto.

Ma le problematiche non si esauriscono a queste, perché bere troppa acqua comporta anche una diluizione eccessiva del sangue che sarà sottoposto ad una pericolosa alterazione degli equilibri acido-base tra i vari elettroliti.

Tali alterazioni predispongono il soggetto a patologie cardiovascolari e ritmiche, anche quando non geneticamente o familiarmente predisposto.

Inoltre l'equilibrio sodio-potassio, fondamentale nella trasmissione degli impulsi nervosi a livello cerebrale, viene alterato al punto che le cellule iniziano a gonfiarsi e a perdere lo stimolo ad inviare segnali vitali alla sopravvivenza dell'organismo.

Da ultimo, l'eccesso d'acqua provoca un'alterazione del ciclo sonno-veglia perché l'alto livello di liquidi corporei annulla l'azione dell'ormone ADH (antidiuretico) rilasciato principalmente nelle ore di risposo.

Qual è il giusto quantitativo di acqua da assumere quotidianamente

Alla luce delle nuove rivelazioni, il consiglio più salutare è senza dubbio quello di ascoltare il proprio corpo e bere quando se ne sente la necessità. Nel periodo estivo e per un soggetto sportivo è infatti normale che il quantitativo di liquidi assunto sia superiore alla norma, perché in tal caso diventa indispensabile per ripristinare l'acqua persa con la sudorazione. In genere non si dovrebbero superare i 2 litri di acqua al giorno e sarebbe preferibile assumere liquidi anche attraverso altre fonti, come succhi di frutta o latte, e non solo attraverso l'acqua.

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