PATOLOGIE

Postura

Post in Patologie

Per evitare la comparsa di dolori muscolari e/o osteoarticolari, è necessario mantenere sempre una corretta postura. Questa può essere definita come “il mantenimento del corpo in equilibrio con il minimo dispendio energetico possibile”.

La postura dipende da due fattori fondamentali:
- anatomo-funzionale, rappresentato dalla “struttura portante” della colonna vertebrale, con muscoli, legamenti ed articolazioni;
- ambientale, rappresentato dal modo di interagire con il mondo esterno; una sorta di “linguaggio del corpo”, determinato da emozioni, impulsi, regressioni…
Tali due fattori possono a loro volta essere influenzati da tre
condizioni: a) l’ereditarietà; b) la malattia; c) la personalità.

COME SI MANIFESTA
Oggi purtroppo la civilizzazione e la motorizzazione sempre più esasperate hanno progressivamente trasformato l’”Homo erectus” in “Homo sedens”, che passa almeno la metà della vita seduta, e ciò ha contribuito a rendere sempre più difficile il mantenimento di una postura corretta. Il rapporto tra l’uomo e l’ambiente è continuamente alla ricerca di un equilibrio. La “sfida” può esprimersi in un “dialogo”, che sarebbe la condizione ottimale; un “compromesso”, quando il corpo cerca di conservare l’equilibrio dando priorità all’assenza di dolore: riduce quindi la sua mobilità, si deforma, pagando il proprio confort con una maggiore perdita di energia, e quindi con maggior stanchezza; un “conflitto” se non è più possibile alcun accordo, alcun compromesso muscolare: compare così il dolore. Purtoppo nella maggior parte dei casi i pazienti prendono coscienza del problema solamente in questa terza fase, quando invece sarebbe stato più utile intervenire prima.
Appare chiaro, dunque , che non va confuso il significato di buon equilibrio con quello di buona postura; il corpo umano è, di norma, in buon equilibrio; raramente, di contro, è buona la postura: guardando la figura n. 1, in entrambi i casi la linea di gravità cade al centro dell’area d’appoggio: nel primo caso però, le parti del corpo stanno in equilibrio senza elementi di tenuta; nel secondo caso invece le parti cadrebbero se non fossero mantenute da tiranti: “legamenti, fasce, muscoli”.

COSA FARE
Nel caso sia presente un deficit della postura, molto importante sarebbe la correzione dei “vizi” con un ciclo di Rieducazione Posturale Globale secondo Souchard o Metzieres; questa, utilizzando esercizi di propriocezione e di autoallungamento (una sorta di stretching guidato, con particolare “presa di coscienza” del proprio corpo nello spazio), eseguiti sotto la guida ed il controllo di un/a fisioterapista, consentirebbe di interrompere il circolo vizioso dolore – postura coatta – contrattura muscolare – dolore; indurrebbe, infine, una migliore “compliance” (elasticità) del rachide, a nostro avviso indispensabile anche ai fini della prevenzione.
Per valutare bene la postura, molto utile è l’effettuazione di un esame posturografico, che viene eseguito su una moderna apparecchiatura (posturografo). Questa consente, grazie ad una pedana dinamometrica, il rilevamento della distribuzione del peso corporeo sui punti d’appoggio dei piedi: la testa del primo metatarso (la base dell’alluce), la testa del quinto metatarso (la base del quinto dito), e il centro del calcagno (tallone).
Una volta ottenuto il grafico, è possibile correggere la postura non solo con appropriata terapia, (come la ginnastica posturale), ma anche attraverso dei semplici esercizi da effettuare sulla pedana. Attraverso il video, infatti, (il macchinario è connesso ad un computer), il paziente può correggere la propria postura osservando gli spostamenti del suo baricentro, oppure giocando con il computer: l’apparecchio prevede infatti alcuni giochi che richiedono precisi spostamenti del baricentro, ad esempio per colpire degli obiettivi che compaiono di volta in volta nel video, consentendo così di curarsi divertendosi. E’ evidente come quest’ultimo tipo di esercizi risultino particolarmente adatti ai bambini!!
L’esame posturografico, in definitiva, consente di valutare oggettivamente come stiamo in piedi, permettendo così di correggere in maniera mirata un difetto di postura.

Altro in questa categoria: « Piede piatto Pubalgia »