PATOLOGIE

Cifosi

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La colonna vertebrale presenta un fisiologico atteggiamento in cifosi dorsale: questa è una curva a convessità posteriore, sul piano sagittale (passante per il centro della fronte, naso, ombelico). Tale curva può essere compresa tra i 20° e i 40°; quando si superano questi valori, si parla d’ipercifosi.

Possiamo distinguere varie forme: congenita, infantile (dorso curvo astenico), giovanile (morbo di Sheuermann), acquisita, idiopatica (vale a dire da causa sconosciuta):

· La forma congenita, meno frequente, è determinata da alterazioni della forma e della differenziazione dei corpi vertebrali;
· La forma infantile, anche detta “dorso curvo astenico”, è caratterizzata da un deficit dell’apparato muscolare del soggetto, incapace di mantenere una corretta postura del corpo. Spesso in questo tipo di cifosi gioca un ruolo molto importante la psicologia degli adolescenti (sono pazienti tra gli 8 e i 14 anni, spesso svogliati, privi d’appetito, introversi), che può portarli ad atteggiamenti di “chiusura” psichica, ma anche somatica (posture scorrette);
· La forma giovanile o m. di Sheuermann colpisce ragazzi compresi tra 15 e 17 anni; la caratteristica della malattia è rappresentata da una ridotta resistenza delle limitanti vertebrali, (i lati superiore e inferiore di una vertebra), dorsali, con conseguente prolasso, (caduta), del nucleo polposo, (la parte centrale del cuscinetto discale), nella vertebra sottostante: ciò causa un’alterazione dell’accrescimento delle vertebre, che tendono a deformarsi come dei cunei;
· La forma acquisita è generalmente post-infiammatoria o post-traumatica.

COME SI MANIFESTA
. La prima manifestazione è la progressiva deformazione del dorso. Nella forma infantile e in quella giovanile all’accentuarsi della cifosi dorsale si associa l’accentuarsi della lordosi lombare, (la lordosi è una curva, fisiologica a livello lombare e a livello cervicale, che, all’opposto della cifosi, è caratterizzata da concavità posteriore, sempre sul piano sagittale). Oltre al problema estetico, il paziente riferisce dolori in regione dorsale e lombare, e difficoltà nella pratica sportiva ed in alcune attività quotidiane, determinate dalla ridotta elasticità della colonna vertebrale.

COSA FARE
Come per la scoliosi, la cifosi va seguita radiograficamente per valutarne l’evolutività.
Mentre nelle forme meno gravi sarà sufficiente un’idonea fisioterapia, mirata al rinforzo della muscolatura paravertebrale e addominale, nonché al riallineamento della colonna e della postura in generale, e all’elasticizzazione del rachide dorsale, nelle forme più evolutive, con un aggravamento della curva superiore a 5° tra un bilancio radiologico e il successivo (per curve comprese tra i 45° e i 55°), sarà necessario anche un trattamento ortopedico. Questo consisterà nell’utilizzo di un’ortesi gessata per 4 settimane, seguita da un corsetto rigido da portare solo la notte. Tale trattamento sarà seguito anche nelle cifosi con più di 55° e in quelle particolarmente dolorose.
Nella forma infantile, o dorso curvo astenico, potrà essere utile anche una rieducazione psicomotoria e la pratica di sport di slancio come la pallavolo e la pallacanestro, (che tra l’altro agiscono anche psicologicamente, giacché sport di squadra), o la ginnastica a corpo libero.
Soltanto quando la cifosi raggiunge un grado di deformità e di rigidità tali da non essere più correggibile con metodi incruenti, e quando l’evolutività è tale da farci presumere ulteriori danni per la stessa colonna e per il torace (cifosi superiori ai 55°- 60°), si può ricorrere all’intervento chirurgico. Anche in questi casi, tuttavia, l’intervento dovrà essere sempre preceduto da fisioterapia e trattamento ortopedico.

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