PATOLOGIE

Lombalgia

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Circa l’80% degli adulti soffre di almeno un episodio di lombalgia nella propria vita; questa si può manifestare improvvisamente, come “colpo della strega”, o lentamente, tendendo talvolta a persistere nel tempo (cronicizzazione). Molto spesso al dolore si associa una contrattura della muscolatura della schiena, più marcata da un lato, che causa un’inclinazione forzata del tronco. Talvolta il dolore tende a scendere lungo la gamba, o posteriormente, (lombosciatalgia),o anteriormente, (lombocruralgia), entrambe evenienze che meriterebbero una visita medica.
Nove persone su dieci con il mal di schiena recuperano spontaneamente entro un mese, e la maggior parte anche prima. Solo qualora il vostro recupero fosse più lento della norma rivolgetevi al vostro medico o, meglio ancora, ad un medico specialista fisiatra.

COME SI MANIFESTA
Tra le cause più comuni di lombalgia vi sono le alterazioni del disco intervertebrale, (un cuscinetto, con funzione di ammortizzatore, posto tra una vertebra e l’altra), l’artrosi, la postura e i movimenti incongrui, il sovrappeso, gli stress psicologici, una forma fisica scadente e la gravidanza; in quest’ultimo caso nella donna gravida la massa e il peso del bambino che cresce causano un aumento della lordosi lombare, (l’inarcamento della schiena), mentre la produzione di alcuni ormoni provoca un aumento di elasticità delle articolazioni della colonna lombo-sacrale; tutto ciò contribuisce ad un iper-stiramento dei tessuti e delle articolazioni della colonna lombo-sacrale; in questo modo vengono irritati o compressi i filuzzi nervosi che sono presenti sui legamenti e sulle articolazioni tra le vertebre, sulla parte esterna del disco intervertebrale e sulle stesse vertebre, scatenando così il dolore.

COSA FARE
Le posture, (cioè il modo di stare in piedi, seduti, sdraiati, ecc.), se sbagliate, sono una causa molto importante di lombalgia; utilissimo è adottare alcuni accorgimenti, sia a scopo preventivo che terapeutico:
- utilizzate letto e sedute ergonomiche: preferite un letto duro, ma non troppo, con cuscino basso, e sedute che sostengano bene la schiena;
- evitate posizioni viziate: paradossalmente le posizioni per noi più comode, come poltrire sul divano davanti la TV, o dormire a “pancia sotto”, sono quelle più dannose per la schiena;
- non sforzate la schiena nelle attività quotidiane ed evitate quei movimenti del tronco che facciano “fulcro” sulla colonna lombare: quando vi lavate i denti, vi fate la barba, raccogliete qualcosa da terra o rifate il letto, limitate la flessione del tronco in avanti, e piegatevi sulle ginocchia.
Imparate a considerare la vostra schiena come i cardini di una porta, che, se utilizzati raramente o in maniera inadeguata, tendono a bloccarsi progressivamente, (questo è valido per tutte le articolazioni del nostro corpo!); inoltre le sostanze endogene, (cioè prodotte autonomamente dal nostro corpo), che riducono il dolore a livello del sistema nervoso centrale, vengono aumentate dall’attività fisica, e ridotte dall’inattività; così come l’ossigenazione e il metabolismo del tessuto connettivo sono migliorati dal movimento; di fondamentale importanza, quindi, è l’esercizio fisico, a patto che sia corretto, sia come prevenzione che come trattamento. Cyclette, nuoto e cammino possono aiutarvi, ma se volete imparare alcuni esercizi specifici o volete conoscere lo stato della vostra schiena per mezzo di semplici test, cliccate qui .
In alcuni casi, infine, è necessario accompagnare l’esercizio terapeutico con della fisioterapia, della mesoterapia, o della terapia medica, ma questo sarà eventualmente il vostro medico a consigliarvelo

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