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Benessere per l'infanzia

Secondo l’AIFI, 5 bambini su 10 soffrono di lombalgia!
La fascia di età tra i 6 e i 10 anni è la più importante per lo sviluppo muscolo-scheletrico e il problema non va sottovalutato!
Zaini pesanti, posture scorrette a scuola, mancanza di attività fisica costante e adatta all’età del bambino, mettono a dura prova la schiena dei bambini provocando non poche preoccupazioni nei genitori.

Il corpo dei bambini ha un’elasticità maggiore rispetto a quello degli  adulti, questo però non li preserva dalle conseguenze  che nel tempo possono provocare le posture errate.
Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza sono fondamentali per il corretto sviluppo e la maturazione dell’apparato muscolo-scheletrico.
La maturità fisica viene raggiunta solo intorno ai vent’anni. Prima di quel traguardo il corpo subisce numerose modificazioni. Per questo l’educazione a una postura corretta è fondamentale per evitare problemi alla schiena in età giovanile e prevenire i dolori in età adulta.
La postura scorretta a scuola come lo stare troppo curvi sul banco e lo stare troppo tempo seduti sono causa di disturbi che a lungo andare possono diventare cronici. Gli atteggiamenti posturali scorretti vengono, infatti, definiti inizialmente «paramorfismi», ma se non corretti possono trasformarsi in «dismorfismi», cioè non più correggibili.
I principali problemi di natura ortopedica o neurologica che possono insorgere durante l’infanzia sono: Scoliosi, Cifosi, Valgismo, Varismo, Piede piatto o cavo, Torsione del piede, Eterometria degli arti inferiori, Disturbi dell’attenzione, dell’equilibrio o della coordinazione, Alterazione del tono o della forza muscolare.
Di fondamentale importanza è una valutazione precoce di possibili problemi che possono insorgere durante la crescita. La prima valutazione avviene già nella fase immediatamente post-natale  con l’ecografia dell’anca nel dubbio di eventuali displasie.
Dopo la valutazione post-natale la prima Visita Fisiatrica andrebbe effettuata entro i primi 3-4 anni di vita.
In questa occasione il fisiatra valuterà che non esistano deformità scheletriche nella forma del piede, nell'allineamento degli arti inferiori e superiori e nella corretta postura della colonna vertebrale. L’esame clinico semeiologico consentirà al fisiatra di valutare anche eventuali disturbi di tipo neurologico.
In età prepuberale la visita fisiatrica dedica particolare attenzione all'esame del rachide per escludere che nella crescita si evidenzino deviazioni vertebrali.
I genitori, possono accorgersi dell’insorgenza di particolari patologie già attraverso un’accurata osservazione dei propri figli.

SCOLIOSI
Un accorgimento semplice per valutare un’eventuale scoliosi consiste nel segnare con la penna sulla schiena del bambino le sporgenze posteriori delle vertebre, (le “apofisi spinose”), per poi valutare se tali segni sono allineati:  se così non fosse è necessario rivolgersi ad un medico fisiatra!
Altri segni che possono svelare una scoliosi sono: una spalla, un fianco o una mammella più alti dell’altro lato; una taglia (cioè lo spazio compreso tra il braccio lasciato lungo il corpo in posizione eretta e il tronco) differente dall’altra.
CIFOSI
Un accorgimento per valutare un’eventuale cifosi consiste nell’osservare il bambino di profilo: il dorso dovrebbe essere dritto, il capo e il collo dovrebbero avere un’asse verticale e non proiettarsi in avanti, le scapole dovrebbero essere aderenti al tronco; in posizione supina, invece, su un piano semirigido, le spalle dovrebbero essere quasi aderenti al piano, e non venire in avanti.
Un ulteriore test è quello di far piegare in avanti il bambino e fargli mettere le braccia indietro, come per mimare un tuffo; il bambino deve porre il petto in fuori e inarcare la schiena; acquisita la postura corretta per il test bisogna posizionare un righello sulla schiena: in condizioni normali, tutto il righello sarà a  contatto con la pelle della schiena, se invece le estremità del righello non toccano la schiena è necessario rivolgersi ad un fisiatra.
Nei bambini con la tendenza alla cifosi il nuoto stile “libero” , il “delfino”  e la “rana” sono controindicati.

PIEDE PIATTO
Per valutare un eventuale piede piatto  bisogna osservare i piedi dei bambini, sia da sdraiati che in posizione eretta; osservando il bambino in piedi da dietro, la parte posteriore dei piedi, (il tendine d’Achille), dev’essere verticale, e non inclinata. Bisogna però tener presente che nei primi anni di vita il piattismo è fisiologico.
Altra elemento indicativo è l’osservazione dell’usura delle calzature: potrebbe essere espressione di un appoggio plantare scorretto.
In questo caso sarà bene effettuare un esame posturografico per valutare la postura e il tipo di appoggio.
Bisogna evitare un uso eccessivo di scarpe ginniche, utilizzando o alternando scarpe con suola in cuoio con un piccolo tacco. Questo favorirà un corretto sviluppo dell’arco plantare e della colonna vertebrale.
VALGISMO E VARISMO
Un ginocchio varo o valgo va osservato con il bambino in posizione sdraiata o in piedi, valutando che le ginocchia non siano troppo ravvicinate o troppo distanziate, con conseguente disallineamento dell’asse della coscia rispetto all’asse della gamba.
Durante l’accrescimento bisogna comunque seguire il bambino insegnandogli le posture corrette: in particolare bisogna evitare carichi eccessivi, come per esempio lo zainetto della scuola, o quantomeno provvedere ad una distribuzione degli stessi il più uniforme e bilanciata possibile.
Nell’attività sportiva è meglio affidarsi a sport di slancio come la pallavolo o la pallacanestro e il nuoto stile dorso, evitando gli sport che possono sovraccaricare la colonna vertebrale.

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